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Brugnoli Emanuele

Bologna, 1859 - Venezia, 1944

"Chiesa della salute, Venezia"

Acquarello su carta, cm 45x35
Firmato in basso a destra: "Brugnoli".

Fu un lieto narratore di aneddoti quasi tutti ambientati nella "sua" Venezia. Ma se in letteratura il cosiddetto genere aneddotico è di poco momento, in pittura esso è di grande interesse e può raggiungere una forma di rappresentazione di tale importanza da renderlo immutabile allo sguardo. Il linguaggio di Brugnoli fu puro, quasi da apparire ingenuo, e per questo oltremodo apprezzato anche dai suoi contemporanei al punto tale da considerarlo una fonte di studio proprio perché la sua arte consisteva in un lessico di “pittoricità elementare”. Infatti, questo eccezionale “artigiano” illustrò la tecnica all’acquarello, tecnica che gli concedeva sfumature di macchie, nervosità e leggerezze di tocco, pur mantenendo finezze veramente preziose. Tutto serviva ad una ricerca di effetti più liberi e trasparenti di quelli conosciuti della pittura ad olio, riuscendo così ad obbedire al solo impulso di espandere l’esuberanza dell’animo e trasmettere uno dei richiami più deliziosi di vita veneziana. Il colore intimista si apre qui alla luminosità cromatica veneziana creata da azzurri trasparenti e bianchi guizzanti che suscitano sempre nuove emozioni che questo artista riesce realmente a trasmetterci. E. Motta

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