
Poma Silvio
Trescore Balneario, BG, 1840 - Turate, CO, 1932
"Il Lago Maggiore da Cerro"
Olio su tela, cm 65x109.5
Firmato in basso a destra: “S. Poma”.
Il Poma cantore per eccellenza del lago di Como che già aveva esplorato in ogni suo angolo per decenni guardava con interesse anche il lago Maggiore di cui riprende molti aspetti, da Feriolo a Carro. Ed è in particolare a Cerro che si sofferma indagandone anche gli angoli urbani. Le soste a Cerro si ripetono spesso negli anni, ancor più alla fine degli Ottanta, ma pure l’ultimo dipinto del Poma apparso ad una esposizione, quella Permanente del 1915. è un “Bosco presso Cerro”. Il dipinto in oggetto dovrebbe essere stato dipinto attorno al 1898, in quanto si vede nell’opera una visione più stemperata del paesaggio che in anni precedenti, in compenso esso acquista la sensazione di serenità, che ti porta fuori dalla vita quotidiana, con la calma piatta dell’acqua, il cielo appena velato e la placida visione dei monti. Poma giunge alla pittura dopo aver partecipato alle vicende risorgimentali e alla repressione del brigantaggio nel meridione come ufficiale dell’esercito Sabaudo, ma evidentemente in lui si celava uno spirito vivo d’artista che in breve, con gli insegnamenti del Lelli, lo porta ed essere uno dei più acuti interpreti italiani della veduta lacustre. Egli ha saputo dare alla visione del lago una più completa indagine, una ricchezza inedita, una sensazione di maggior verità, che hanno affascinato turisti di ogni parte d’Europa in modo che le sue numerose opere siano emigrate in molti altri Paesi. Il successo dei dipinti di Poma sorgeva dal ricordo dei luoghi visitati, ma, non solo anche dalla ricchezza del contesto che egli riempiva con numerose figurine e barche, a volte bagnanti, con in un racconto dal lieto fine. Fernando Rea