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Formis Befani Achille

Napoli, 1832 - Milano, 1906

"Pozzo nelle ortaglie di Napoli"

Olio au tela, cm 80x100
Firmato in basso a sinistra: "A.B. Formis".
Datato: 1877

Provenienza

Raccolta Z. Pisa, Milano; Galleria Pesaro, Milano.

Bibliografia

R. Accademia di Belle Arti, Catalogo della mostra, p. 13, Tipografia di A. Lombardi, 1877; C. Romussi, Esposizione di Belle Arti nel Palazzo di Brera, V, in “Il Secolo”, a. XII, n. 4091, pag. 2, 1877; Di Teano, L’Esposizione di Brera, III, in “Corriere della sera”, a. II, n. 252, pag. 2, 1877; R. Calzini, Raccolta Z. Pisa S.A.F., catalogo dell’esposizione-vendita, tav. LXXXIII, Milano, Galleria Pesaro, 1934, Officine Grafiche.

Esposizioni

Milano, 1877, Palazzo di Brera, Esposizione delle opere di Belle Arti, Gallerie, n. 137.

Malgrado alcune opere di notevole qualità siano conservate in diverse raccolte pubbliche (tra le quali si citano: La Galleria d’Arte moderna, Milano; la Collezione della Provincia di Milano, Milano; la Collezione del Quirinale, Roma), esistono pochi studi dell’artista, tra l’altro incentrati sulla sua ultima produzione. Già negli anni Sessanta, però, Formis era attivissimo espositore, e da un’analisi dei titoli delle opere presentate alle mostre pubbliche, risulta anche un assiduo viaggiatore: nel 1860 espose a Brera, un soggetto della campagna napoletana e una marina di Nizza. In seguito lavorò nella Campagna romana, in Brianza e in Sicilia; Tra il 1869 e il 1870 sembra che abbia compiuto uno o due viaggi in Egitto e in Turchia. Nelle opere databili a questo periodo, quando il pittore risentiva della formazione presso l’Accademia di Napoli, si registra una particolare attenzione al dato naturale. Interpretato con piccole pennellate che descrivono nitidamente dei contrasti di luce e ombra, in sintonia con l’opera di Filippo Palizzi e Michele Cammarano. Proprio l’affinità con Palizzi, ravvisabile nell’interpretazione dell’albero e della vegetazione a sinistra, mi persuade che “Donne al ruscello” sia da datare negli anni Settanta, quando lo stesso Palizzi eseguì alcuni studi simili di contadine nella campagna di Cava e Sarno. Ritengo che l’opera possa identificarsi con “Pozzo nelle ortaglie di Napoli", che Formis espose a Brera nel 1877, tenendo presente non solo il soggetto, ma anche le dimensioni sostenute del dipinto. L’opera apparteneva alla raccolta Z. Pisa, che fu dispersa all’asta presso la Galleria Pesaro di Milano, nel 1934 (n.272, tav. LXXXIII). E. Motta

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