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Alebardi Angelo

Seriate, BG, 1883 - Bergamo, 1969

"Temporale imminente a Venezia"

Olio su tela, cm 60x70
Firmato in basso a destra: "Alebardi"

Nella storia di questo interessantissimo artista, fondamentale fu la sua permanenza a Venezia e la conseguente vicenda delle sue numerose vedute lagunari. Proprio come dice Marco Lorandi: è facile intuire come Alebardi sia stato magistralmente attento nel coniugare da un lato il giusto rapporto con la natura, e dall’altro una decisa e personale ricerca “espressionistica” che esalta il senso della sua poetica gestuale. E’ questo il periodo in cui il nostro artista riesce a dimostrare di saper gestire con assoluta padronanza il “nero”. Infatti le opere realizzate a Venezia sembrano “filtrare” attraverso uno schermo di trasparenze nere tutte le gradazioni delle ombre e delle luminosità. Il nero, dunque, diventa l’elemento caratterizzante nelle Venezie di Alebardi, caricandosi di un significato “metafisico” che sembra fissare gli elementi della veduta in un’atmosfera senza tempo. Sotto il profilo delle armonie cromatiche, a questo uso del nero è attribuibile anche una funzione generatrice degli altri colori che ravvivano e animano le vedute di Alebardi. Dopo il primo impatto visivo, l’osservatore rileva la presenza di fondi azzurri, di grigi perlacei, di verdi smeraldo, di rosa accesi o di vivaci note arancione e si rende gradualmente consapevole della complessità e dell’originalità cromatica con cui Alebardi ha affrontato il difficile tema, carico di una splendida e antica tradizione, della veduta veneziana. E. Motta

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