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Irolli Vincenzo

Napoli, 1860 - Napoli, 1949

"Giovane Fiorita"

Olio su tela, cm 107x44
Firmato basso a destra: “V. Irolli”.

L’intrigante opera in questione, oltre alla sua naturale piacevolezza, sa conservare tutta quanta la vivacità della tavolozza di Vincenzo Irolli, grazie alla sua tipica luminosità. Infatti il grande artista napoletano riesce a creare, in un clima di evocazione, una sottile resa psicologica del volto della giovanissima modella, che si atteggia, attraverso una scanzonata postura, a testimone immortale di un emozionante istante sollecitato dalla rigogliosa natura chiamata in causa. Di particolare interesse, inoltre, è l’uso scenografico della luce, che sa scandire, in modo magistrale, le zone d’ombra da dove esce luminosissima la figura, tanto da costringere l’osservatore ad avvicinare uno sguardo particolarmente incuriosito, proprio al fine di coglierne i dettagli, quasi fosse una visione reale. Tutta quanta la sinfonia cromatica, dunque, che può venire solo da un eccezionale pittore come Vincenzo Irolli, serve a rafforzare la solidità, quasi primitiva, dell’immagine, che, contemporaneamente, sancisce il magistrale superamento di ogni oggettività naturalistica, per poi consegnare all’interessato spettatore tutto quanto il suo moderno valore artistico. Il nostro interessante dipinto, vede il grande maestro partenopeo portare le sue predilezioni chiaroscurali nella sfera di una notazione di costume popolare che accondiscende al gusto internazionale di un’arte molto ben accetta al mercato. Oltre alla grande piacevolezza, l’opera mantiene la vivacità dei colori della tavolozza di Irolli e la sua tipica luminosità così da lasciare lucidamente equilibrata la forza delle opposizioni: dal bellissimo volto della popolana avvolta in una sgargiante mantiglia, che lascia appena intravedere il collo, alla folta e nera capigliatura, il tutto reso con una pennellata fluida e decisa, per poi arrivare, soprattutto, alla bocca sensuale e nello stesso tempo dolcissima, la quale viene messa in risalto da un rosso intenso; infine ai due grandissimi e profondi occhi pieni di fluido. E’ dunque un dipinto che si caratterizza per la solida composizione e per l’intelligente contrasto fra la fresca raffigurazione dell’affascinante fanciulla e la vistosa intensità del rosso manto, accostato a languidi fiori che amplificano ed esaltano il tono romantico e sensuale della rappresentazione, che conferma pienamente il magistrale superamento da parte di Vincenzo Irolli di ogni oggettività naturalistica e consegna allo spettatore tutto quanto il valore artistico che lo ha portato, da assoluta protagonista, ai vertici della pittura napoletana, e non solo, di fine Ottocento. E. Motta

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